Dimmissioni Pusterla, chapeau

sottotitolo d’obbligo:
“NON TUTTI I politicanti sono attaccati alle poltrone, una lezione dalla società civile”
Difficile di questi tempi essere coerenti con se stessi specie, se si occupano poltrone pubbliche, che oltre alla visibilità e al prestigio, garantiscono introiti economici certi.
Davanti agli occhi di tutti quello che sta succedendo in parlamento il “caso Cancellieri”. Si accampano scuse, pretesti , che quasi sono diventati obblighi per la nostra classe politica nazionale, regionale e locale, pur di non, pare diventata una parola innominabile, dimettersi.
Dimettersi non sempre è sinonimo di sconfitta, di uscita di scena con disonore, ma può anche essere considerato un valore quando le dimissioni rafforzano la convinzione di coerenza con i propri principi etici e morali.
Di oggi la notizia, che la Giunta Lucini perde per coerenza la punta di diamante che rappresentava la società civile nella giunta. L’Assessore al bilancio Giulia Pusterla.
In linea con quanto dichiarato nei giorni scorsi e non volendo, scelta che può essere condivisa o meno, rendere pubblici i suoi redditi, ha presentato le dimissioni irrevocabili. Una scelta difficile e pericolosa che la metterà davanti a fuoco nemico e amico, per quello che ritengo sia una presa di posizione di principio.
Il fatto che l’assessore più attivo di questo inizio di legislatura, con un delega importante se non la delega più importante, che ha pesato molto nella gestione di Palazzo Cernezzi lasci , la dice lunga sulla reale compattezza della maggioranza, rendendo vulnerabile la credibilità del sindaco stesso e di tutta la sua giunta .
Va precisato però che l’assessore al bilancio omettendo alcune informazioni d’obbligo per legge quali il proprio reddito, va contro la legge. Per il prestigio che gode ritengo realmente che le dimissioni siano irrevocabili, supportate dalla coerenza che ha dimostrato in questi mesi.
Che impatto avranno queste dimissioni sula giunta che governa Como come reagirà?
A mio avviso, oltre alla credibilità, la giunta perde prestigio e fama.