Il popolo eletto e il popolo dei nominati – un attivista così racconta

Cari Amici, Due parole su uno dei mie autori che mi sono entrati nel cuore e alle cui parole faccio spesso riferimento. Primo Levi era ateo, non ha mai fatto parte della Comunità Ebraica Italiana e detestava il sionismo nel quale vedeva l’eterno ritorno del male che aveva portato la sua vita a contatto con l’immane tragedia della Shoà, nella quale perse anche la donna che amava. Levi va letto tutto: tutti i suoi libri sono belli e sapienziali, egli ha mantenuto una incredibile salute mentale nonostante l’orrore vissuto lo abbia costretto a convivere con un peso esistenziale per noi inimmaginabile. Cedette alla depressione e alla malattia suicidandosi a 70 anni dopo una vita spesa a raccontare ogni sorta di storie, grandi, piccole, tutte bellissime. Delle sue opere la più amata da me è “Il sistema periodico” una raccolta di racconti dedicati al suo lavoro di chimico attraverso la sua vita. Oggi tutti i farisaici gestori del nuovo fascismo si stracciano le vesti per una parafrasi di Beppe Grillo sulla poesia “Se questo è un uomo”. Ricordo il dolore profondo che provai dalla lettura di quei versi: un’orazione civile sul potere che corrompe e trasforma le persone in esseri mostruosi… non un’opera sulla Shoà, non solo, Levi parlava a tutti di tutti i regimi e di tutti i poteri coercitivi. Dio non vi compare, l’anatema che conclude la poesia è semplicemente quello di un uomo giusto che non vuole dimenticare ne perdonare. Ma oggi persino Avvenire si dice scandalizzato dal post di Beppe: e di cosa di grazia? Furono i cattolici tedeschi a eleggere Hitler nel 1933. La Comunità Ebraica si dice scandalizzata: e da ché? Levi come dicevo era ebreo di nascita ma non dava nessun particolare significato alla parola “ebreo” se non come a un qualunque aggettivo qualificante un’etnia, (peraltro di difficile e dubbia attribuzione). Levi odiava il Sionismo anche se si è fatto di tutto per negare l’evidenza di questa sua posizione che, anche se non l’avesse mai espressa (come invece fece) traspare limpida da una marea di suoi scritti nella forma dell’odio per ogni potere tirannico. Io amante e profondo conoscitore dell’opera di Levi non mio sento affatto scandalizzato di alcunché, lo facciano pure coloro che hanno la coscienza macchiata da porcherie morali, crimini di varia natura, servilismo becero e nauseante! Intanto, mentre scrivo, tutti i media cantano nel coro del nuovo fascismo
Levi si sarebbe fatto una risata al post di Grillo e certamente oggi voterebbe M5S, ne sono più che certo. Tutti questi begli indignati dicono “Dio è con noi”! “Dio è con noi!” dice Tuco e il Biondo replica “No! Dio non è con noi perché anche Lui odia gli imbecilli”
Fulvio