Lettera aperta a On. Mauro Guerra

Buongiorno,
In relazione all’articolo de La Provincia titolato “Guerra si ricandida per Tremezzina <<Serve Esperienza>>”,con la presente sono a far notare l’ennesimo e banalissimo Spot Elettorale privo di concreta fattibilità.

guerra

Lo denuncio da cittadino che s’informa sul reale stato dei fatti.
Da un po’ di anni si discute molto sulla fattibilità del progetto Variante Tremezzina, ma tutto questo senza aver sortito alcun risultato e, soprattutto, senza mai aver consultato i cittadini.
Ma consultare non vuol dire solo chiedere se sono favorevoli alla realizzazione di una galleria fatta per evitare gli innumerevoli ingorghi causati dal troppo traffico pesante, traffico che costantemente intasa la Statale regina (strada antica e spesso stretta) e che crea file chilometriche. Logica la risposta di tutti cittadini del lago che direbbero di sì.
Bisognerebbe invece consultare dopo aver spiegato anche cosa vuol dire cercare di realizzare un’opera faraonica che prevede tunnel di circa 7 km. e viadotti tra campi e uliveti. 
Bisognerebbe informare che ci sarebbe da mettere in preventivo un cantiere di circa 10 anni, almeno, così stimato. Un cantiere che per questi lunghi anni comporterebbe un aumento di mezzi pesanti da lavoro, e di conseguenza un peggioramento dell’attuale situazione, oltre che alla qualità della strada. 
Un cantiere che prevede un aumento smisurato di inquinamento causato dalle centinaia di miglia di quintali di detriti che inevitabilmente dovranno essere estratti e, chissà dove, dovranno essere smaltiti. Qualcuno addirittura ipotizza, che debbano finire in acqua, ridisegnando l’attuale lungo lago di Argegno.
Un cantiere che prevede un enorme deturpazione del paesaggio, prevede lo stupro di un paesaggio oggi ricco di uliveti e di piante che rendono il nostro lago unico.
Tutto questo senza mettere in conto una delle cose più importanti… il costo di realizzazione.
Non solo il progetto in sé è enormemente costoso (330 milioni di euro), non solo sappiamo che a fine lavori i costi saranno quasi certamente lievitati, così come i tempi di realizzazione, ma la cosa più importante è che questi soldi non ci sono.
Basta scendere a Como, guardare la pedemontana e capire da subito che questa opera non è altro che uno spot, volto a fare da bancomat alla politica e che rischia di rimanere opera incompiuta. 
In un momento di crisi come questo, dove lo stato non trova fondi per aiutare le famiglie in difficoltà, il sig. Guerra si prende la libertà di dire: “Votarmi sarà utile, l’obiettivo prioritario della ricerca dei finanziamenti per la variante della Tremezzina e per altre questioni che interessano il territorio.” Lei dunque sostiene che lavorare già in parlamento significhi avere una via preferenziale per il proprio comune rispetto agli altri.
<<Votatemi come sindaco, e siccome sono anche un deputato parlamentare vi farò le strade nuove con i soldi degli italiani>>.
Il sig. Guerra vuole forse dire che godere del doppio incarico vuol dire essere avvantaggiati per ottenere a prescindere?
Forse lui dimentica che è un deputato del parlamento italiano, e che dovrebbe discutere in parlamento a favore e negli interessi dell’intero paese, o quantomeno negli interessi di tutti coloro che lo hanno votato, e non solo di quelli che lo voteranno per l’amministrazione del nuovo Comune.
Scusi sig. Guerra, mi sfugge qualcosa, o questo può essere considerato voto di scambio?
Mi sembra di risentire eccheggiare nell’aria i continui spot menzogna “Un milione di posti di lavoro; vi restituirò l’IMU; 80€ in più in busta paga; ecc…”
E poi, quale persona al mondo possiede il dono dell’ubiquità. Il lavoro del sindaco è uno dei più importanti nelle istituzioni. Il sindaco è il primo cittadino della tua città, del tuo paese. Il sindaco ha tantissime responsabilità, e in funzione di queste dovrebbe fornire una reperibilità h24. Tutto questo per garantire al cittadino un servizio completo, quel fantomatico servizio che in campagna elettorale tutti promettono.
Ma allora, se il sig. Guerra è già un deputato (Onorevole), super impegnato a Roma a risolvere i problemi del nostro paese, come farebbe a lavorare a pieno regime? Qual’è quel cittadino che vorrebbe un sindaco part-time? E se anche fosse, visto che dovrà dividersi per i due incarichi, l’Onorevole Guerra,  rinuncerebbe a metà dello stipendio da deputato e a metà dello stipendio da sindaco?
Tutto questo è semplicemente per analizzare una sorta di Déjà vu.
In campagna elettorale tutti si prodigano per promettere mari e monti, tutti si lanciano sul problema più vicino al territorio, per poi offrire soluzioni e speranze che nella realtà non arriveranno mai.
Il tempo però insegna, la memoria serve a questo: ricordare per non più sbagliare.
La logica dice che le persone andrebbero valutate non per ciò che promettono, ma per quello che hanno già fatto… si chiama curriculum vitae (corso della vita). Le persone vanno valutate per il loro trascorso, e la qualità delle loro promesse la si capisce da ciò hanno sempre fatto a seguito delle promesse.
Mario Guerra, deputato del PD, il partito Italiano che non ha mai mantenuto quello che aveva promesso, oggi più che mai, per un pugno di voti, garantisce un’illusione che mai si vedrà realizzare. E il motivo è semplice: i soldi nelle casse non ci sono, e quei pochi che ci sono se ne andranno in finte consulenze su progetti mai realizzati.
Un’amara minestra già mangiata troppe volte per non riconoscerne la puzza.
La realtà invece è ben diversa… serve una soluzione per l’enorme problema del traffico sulla Statale Regina? Non bisogna sintonizzarsi sul canale di Vanna Marchi (PD channel) e credere alle televendite.
 
Perché crederci ancora vorrebbe dire essere recidivi.
 
Fabio Barone,
cittadino italiano
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Ex Consigliere Comunale Comune di Como

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