Lettera di un attivista non candidabile

Ciao a tutti
Mi chiamo Giovanni Currò sono un attivista di Como, da più di un anno collaboro quotidiamente con il Consigliere a 5 stelle del mio Comune sui temi economici e legislativi.
Sono un attivista certificato entro il 30/06/2013 e quindi abilitato alla sola votazione e non in posseso dei requisiti di candidabilità. Avrei voluto proporre la mia candidatura per poter contribuire direttamente con le mie conoscenze e competenze acquisite fino ad oggi, per cambiare l’Italia dall’Europa.
Vi riporto ciò che avrei detto nella mia video-candidatura, con la speranza che qualche portavoce nell’europarlamento del gruppo #M5S si faccia carico anche di questo impegno, contando ovviamente sulla mia collaborazione attiva.
Sono un appassionato delle dinamiche economiche internazionali e delle #startups nel campo informatico.
Ho deciso di proporre la mia candidatura al Parlamento Europeo, per condividere con tutti i cittadini le mie conoscenze e le mie passioni, affinchè si dia una svolta netta allo stato di crisi morale ed etica in cui versa l’Europa. Una Unione Europea apparente, una unione formale, che cela una competizione interna accanita e spietata. Una Unione Europea che invece di promuovere solidarietà e comunanza culturale tra i popoli, consente che la facciano da padrone i paesi più ricchi!
Che unione è, se si deve consentire un’alterazione dei principi cardini dei padri costituenti?
Perché si deve permettere che in Europa l’abbia vinta chi vanta situazioni economiche migliori rispetto a tutti gli altri Paesi?
Perché non dobbiamo credere che l’Unione Europea invece di affossare chi è in difficoltà, dia una mano con lo spirito di una comunità?
Perché l’Europa non pianifica il futuro della propria economia attraverso un piano di sostegno e sviluppo industriale, invece di dettare una politica di tagli?
Sull’ultimo quesito, mi risuonano in mente le parole del presidente della Commissione Industria al Parlamento Europeo Amalia Sartori quando al servizio di #Report ha risposto “… non oggi, non abbiamo le competenze e non abbiamo un bilancio che ce lo consenta” e che in Europa si parla di scenari Belli e Immaginari…
allora mi chiedo, e vi chiedo è possibile che ciò non sia possibile? davvero i burocrati e i politici sono convinti che continuare sulla linea di una produzione di massa volta a basso costo e allo sfruttamento del lavoro sia la soluzione economica per questa Europa e sopratutto per l’Italia?
Davvero questa ideologia ci consentirà di competere a livello Mondiale? Io credo assolutamente di no, la competitività Europea deve prendere ad esempio l’eccellenza nata negli anni ottanta in Italia, i distretti industriali.
Una competitività basata sulla differenziazione, cioè basata sulla valorizzazione delle buone idee, proprio come la politica fatta dal Movimento 5 Stelle, “sosteniamo le buone idee”.
Quindi mai più allo sfruttamento della forza lavoro con salari da “fame”, ma uso del cervello, perchè quello non conosce competizione, ma solo riconoscenza…
Ma ora veniamo agli atti concreti, non voglio farvi il #Renzi di turno, mi impegno fermamente affinchè si appoggi ciò che fino ad ora non è mai stato sostenuto a dovere “il lavoro reinventato”.
Proprio come dice #Grillo, il lavoro non c’è più, occorre reinventarselo, e, le startups, specialmente quelle innovative, sono la massima rappresentazione di questo concetto.
In Italia esistono circa 20 #incubatori d’impresa, questi hanno il pregevole compito di sostenere e rilanciare le future aziende in possesso di idee ad un grosso potenziale innovativo.
Spesso questi incubatori sono poco accessibili alla “massa” di cittadini, di conseguenza molte delle startups innovative e sopratutto quelle all’interno degli incubatori, risultano essere dei distaccamenti-Spinoff delle Università!
Credo fortemente nella democratizzazione delle startups innovative, nelle idee realizzabili da tutti, senza alcun limite…
Attraverso la creazione di #fablab in accordo con gli incubatori distribuiti su tuttto il territorio e con buon sfruttamento di quegli spazi pubblici inutilizzati o dismessi, si potrebbero creare luoghi in cui ogni cittadino ha la possibilità di iniziare con estrema accessibilità a REALIZZARE le proprie idee, buone o cattive che siano, l’importante è iniziare.
Questi luoghi potrebbero essere la svolta anche per le imprese già esistenti, quelle imprese che da tempo sono in crisi di competitività, perché prendersi carico di sviluppare una idea innovativa internamente, potrebbe essere il motore propulsivo per una svolta industriale, una rivoluzione.
Bisogna crederci e crederci insieme, l’unica forza politica che comprende a pieno queste realtà, è il Movimento 5 Stelle, perché da piccola startup politica nel giro di pochi anni è diventata la prima forza politica di questo paese, ed è ora di trasmettere questo sentimento e questo spirito all’interno delle imprese e dei cittadini, per tornare a credere in una “Comunità” Europea ed in una Italia dove si possa creare lavoro, crescendo non tanto economicamente, ma moralmente.
RIBADISCO LA MIA TOTALE DISPONIBILITA’ AFFICHE’ CIO’ SI REALIZZI CONCRETRAMENTE, PERCHE’ ESSERE ELETTI NON CONTA PER UN ATTIVISTA 5 STELLE, L’IMPORTANTE E’ CHE LE IDEE CAMMININO, ANZI CORRANO, CORRANO VERSO L’EUROPA…
un saluto a tutti #Vinciamonoi Giovanni Currò
Ciao Giovanni, come due domeniche fa ho sempre più voglia di correre assieme verso l’Europa che tu auspichi.
Facciamoci gli auguri e lavoriamo tanto. Abbiamo contro quasi tutto il mondo intero dei Mass Media, ma dalla loro arrivano solo chiacchiere e genuflessioni ai poteri forti, dalle parti del M5S arrivano idee valide e realizzabili (quasi) al 100%
La vita mi ha reso pessimista e non me la sento di dire “vinceremo noi”, dico: “Dobbiamo vincere noi!!!” Perché se non vinciamo noi (le persone oneste) non oso immaginare che posto di merda si avvierà a diventare il continente culla della civiltà occidentale…
Buon lavoro a tutti!!!
Quanto hai scritto denota l’ntusiasmo della migliore gioventù d’Italia, in particolar modo mi piace il passaggio seguente: Bisogna crederci e crederci insieme, l’unica forza politica che comprende a pieno queste realtà, è il Movimento 5 Stelle, perché da piccola startup politica nel giro di pochi anni è diventata la prima forza politica di questo paese, ed è ora di trasmettere questo sentimento e questo spirito all’interno delle imprese e dei cittadini, per tornare a credere in una “Comunità” Europea ed in una Italia dove si possa creare lavoro, crescendo non tanto economicamente, ma moralmente.
Grazie Matteo! ne sono certo #Vinciamonoi…
Ciao Giovanni,
non so se sul sito può correggere Luca o tu, comunque non si scrive “Corrino” ma “Corrano”.