Ansia da prestazione

Cari Amici

A dar retta ai maggiori quotidiani nazionali il M5S si troverebbe in grave crisi a causa dei risultati elettorali.
Quello che i succitati giornali scrivono del M5S del resto è sempre poco lusinghiero, quando non del tutto fuorviante:
Da poco tempo ho smesso di sentirmi frustrato leggendo quotidianamente di (presunte) liti, (presunte) espulsioni, (presunte) epurazioni che secondo Corriere e Repubblica costituirebbero la maggiore (se non l’unica) attività politica del Movimento.

Sarò un perfetto babbeo ma io ritengo che, considerate le forze effettive (in termini di attivisti e di risorse finanziarie) non va affatto male.
Quella che va male, anzi malissimo è l’Italia. Un Italia che fatico a riconoscere se paragonata alla pur imperfetta nazione di trent’anni fa.
La disaffezione per la politica è al massimo grado di sempre e non accenna a diminuire. La crisi è spaventosa e il peggio non è ancora arrivato.

Lo scopo principale del Movimento in questa fase è di fornire un esempio di onestà e di coerenza per tutti.
Altro che voler vincere!
Vincere cosa poi? Il mandato democratico per quelli come noi non è una gara, non è una performance, non è una terra di conquista:
Il mandato elettorale per un Cinque Stelle è un semplice strumento per operare sulla realtà con i principi propri del Movimento.

Per questo chiedo a tutti gli attivisti e ai simpatizzanti di provare a considerare i risultati elettorali in un’ottica di maggior respiro.
Se sapremo mantenere vivo e attivo lo spirito che oggi ci anima allora i risultati verranno, naturalmente.
Lo dico da tempo: questa crisi economica, orchestrata per diminuire diritti civili e tutele si ritorcerà presto contro coloro che la volevano cavalcare.
Renzi forse “mangerà il panettone” ma non gli farà bene… il tempo delle decisioni calate sempre e comunque dall’alto sta finendo.

Se “il Pompiere della Sera”, tanto abile a gettare acqua sul fuoco sugli errori dei suoi padroni, getta benzina sui nostri focherelli, semplicemente non dobbiamo curarcene, o meglio dobbiamo trarne la convinzione che ha paura del Movimento!

Niente ansie da prestazione per favore.
Non roviniamo un (necessariamente lento) lavoro di ricostruzione dell’etica civile e politica con la fretta che caratterizza l’uscita degli exit poll.

Se siete d’accordo con me spiegate il nostro punto di vista a tutti coloro che si fanno trarre in inganno dalla fretta di VINCERE.
Vinceremo comunque, l’unico rischio è di rinunciare a pochi metri dal traguardo…

Meditate gente meditate
fulvio