Bilance, bilanci e altri strumenti di misura

Cari Amici
La discussione del “Bilancio previsionale 2015” ha oramai superato il giro di boa e si avvia alla sua conclusione.
Discorso del consigliere Luca Ceruti
Qui sotto esporrò solo un mio breve commento e mi scuso già se ripeterò cose gia (stra)dette in molti modi e in molti luoghi:
Arrivati a questo punto del mandato della giunta Lucini, dopo tre anni e tre mesi di amministrazione, non solo per quanto riguarda l’economia contabile è davvero arrivato il tempo di bilanci.
Il nostro giudizio sull’operato della giunta, basato su fatti incontrovertibili non può che essere fortemente negativo.
La città di Como si presenta in questo luglio del 2015 come la pallida e scolorita immagine dello splendido capoluogo che fu per lunghi decenni.
Le responsabilità sono chiare e da addebitarsi ad una gestione a dir poco dilettantesca, confusa e pasticciata.
Poco importa se i quotidiani locali perseverano nella difesa dell’operato della giunta: solo chi vede Como esclusivamente attraverso i loro articoli può credere che tutto vada per il meglio, e che comunque si faccia e si sia fatto tutto il possibile nel migliore dei modi.
La realtà è ben diversa per chi la città la vive o anche solo la osserva con occhio critico e giudizio oggettivo: Como è più sporca, più caotica e disordinata, più povera e malfunzionante che mai! Ci vorranno anni perché ritorni la bella città celebrata da artisti e intellettuali, ci vorrà molto tempo… sempre che si inverta decisamente strada e strategie, altrimenti il tempo di una vita potrebbe non bastare.
Agli annosi problemi che si erano andati accumulando come sporcizia nel primo bacino anno dopo anno, scelte sbagliate dopo altre scelte sbagliate, l’amministrazione Lucini aveva promesso di porre rimedio stilando un programma elettorale impeccabile dal punto di vista della forma. Lo trovate in internet digitando “Como cambia passo”. Di quel programma ad oggi non sono rimaste che le buone intenzioni (delle quali un vecchio detto diceva fossero lastricate le strade dell’inferno).
Secondo il mio giudizio il peggior difetto di questa attuale amministrazione, il suo peccato originale, risiede nell’arroganza.
In un’ottica democratica il governo della città è delegato alla giunta che ha però il dovere di tener conto delle osservazioni delle minoranze, espressione di tutta quella parte non piccola di cittadini che non condividevano appieno la linea delle liste collegate al sindaco Lucini.
Niente di tutto questo si è visto in questi anni. Quello a cui ho assistito è stato più simile ad una gestione autocratica da parte della maggioranza. Gestione si avvenuta nel rispetto delle leggi formali, ma in spregio a ogni considerazione di partecipazione e di dialogo con le controparti.
Il metodo Matteo Renzi ha prevalso: il dissenso è stato annichilito con la forza dei numeri…
Permettetemi una metafora matematica: quando non si riesce a dimostrare un teorema ma lo si vuole comunque usare se ne cercano le prove con la forza bruta del calcolo a colpi di computer… Se tra zero e cento miliardi è vero, allora tra zero e cento miliardi lo si può usare… funziona, certo, ma solo nei limiti circoscritti del campo indagato… L’ipotesi di Riemann è dimostrata vera per un numero spaventoso di casi, ma non sempre… per questo rimane un’ipotesi… un matematico trova tutto ciò insoddisfacente. Qualsiasi pensatore serio trova questo metodo insoddisfacente.
La forza dei numeri alla Renzi (e anche alla Lucini) è solo forza bruta, non dimostra un solido pensiero sottostante, in sostanza non prova niente si limita ad imporlo… anche nell’amministrare la cosa pubblica questo è un atteggiamento sterile e senza un vero futuro.
In anni di frequentazione della città e del suo parlamento, il consiglio comunale, ho visto tantissimi sorrisetti e occhiatine e sbuffatine e altre manifestazioni puerili da parte dei membri della maggioranza (non tutti a onor di vero, ma sufficienti a esprimere il mio giudizio) che non rendevano giustizia all’intelligenza delle persone… quello che non ho praticamente mai visto è una vera volontà di collaborazione, vero rispetto.
“Nati imparati” quasi tutti gli assessori della giunta Lucini perseverano nel ritenere ogni critica (anche costruttiva), ogni ingerenza anche argomentata) alla stregua di una odiosa seccatura, qualcosa da scacciare come mosche noiose…
Questa NON è democrazia.
Supportati da solidi organi di stampa gli attuali amministratori perseverano in questo stato di cose.
Questi sono i danni di un’informazione asservita al potere: danneggia il popolo e alla lunga rende odiosi i governanti.
Faccio l’ennesimo appello al sindaco… chissà che non rimanga inascoltato:
Caro sindaco pensaci: hai tempo a sufficienza per sostituire i tuoi strumenti di governo e rimediare ai pasticci fin qui commessi, usalo!
E che l’estate ti sia propizia!
P.S. Quando in Giappone tu e la tua famiglia verrette trattati come Gran Signori ricordati di un “gretto individuo” che con la sua associazione culturale (volontaria e senza fini di lucro) ti ha spianato la strada con eventi, spettacoli, corsi in biblioteca e manifestazioni a supporto del gemellaggio con Tokamachi, (eventi a cui mi duole dirlo “La Provincia” ha solo accennato e tu non hai mai presenziato)… il mondo è piccolo e i giapponesi amano il web, a differenza dei comaschi che si bevono “La Provincia” col caffelatte. In Giappone tu sarai il sindaco della città di Miciscirube, sappi almeno cos’è perché te lo chiederanno in tanti!!!
Sore de wa mata! (Arrivederci a presto!)