Eventi epocali – il pensiero di un attivista

Condividiamo il pensiero di un attivista Comasco sul alcuni passaggi importanti in Italia e in Europa:
Mi sarebbe piaciuto raccontare della grande affermazione del M5S alle amministrative della scorsa settimana. Le vittorie di Cristina Raggi a Roma e di Chiara Appendino a Torino, rappresentano una svolta non da poco per il futuro della politica in Italia. Esse rappresentano il nuovo che avanza, lo scollamento dalla politica clientelistica radicata da anni nel tessuto sociale ed infiltrata a piene mani nei circuiti amministrativi di comuni grandi e piccoli, una presa di coscienza (di una parte di popolazione sempre più numerosa) oramai stanca di dover subire ingiustizie da una classe politica inadeguata, incapace e spesso collusa e corrotta.
Mi sarebbe piaciuto commentare le reazioni che il voto delle amministrative ha suscitato nel mondo politico italiano, dove c’è stata la presa d’atto di un doveroso riconoscimento verso il M5S non più identificato come gruppo politico che attrae i voti di protesta, ma come portavoce popolare di una richiesta di cambiamento e di innovazione.
Avrei voluto commentare tutto questo ma … giovedì 24 giugno 2016 c’è stato un “Evento epocale” che mette tutto il resto, momentaneamente, in secondo piano: IL RISULTATO DEL REFERENDUM (BREXIT) IN GRAN BRETAGNA.
Ha vinto il “Leave”: cosa significa ciò ??
Nessuno può dirlo con certezza, c’è chi pensa ad una catastrofe che colpirà non solo la Gran Bretagna, ma anche il resto d’Europa, spalancando le porte ad una crisi senza precedenti, con ripercussioni sul mondo finanziario globale e speculazioni galoppanti, mentre c’è chi vede in positivo pensando alla riacquisizione di una sovranità perduta, della possibilità di liberarsi dagli obblighi dettati da bruxelles e di poter rinegoziare il rinegoziabile senza vincoli e/o imposizioni.
Nessuno di noi possiede virtù divinatorie, per cui è impossibile per ora fare previsioni, ma una cosa è certa: si apre una nuova era e questo risultato ci darà la possibilità di verificare, nel tempo, la bontà della scelta britannica. Tutti staremo a guardare cosa accadrà nel futuro a medio e lungo termine e tutti potremo trarne le opportune conclusioni. Certo … uscire dall’EU è più facile per chi non è presente nella moneta unica (EURO) ci sono meno implicazioni, ma si apre comunque la possibilità di cominciare a pensare, valutare la cosa e fare tesoro dell’esperienza altrui.
Ultima considerazione prima di concludere:
l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa, mette fine ad una sorta di privilegio dovuto alla posizione di Stato a statuto speciale di cui ha goduto (ed avrebbe continuato a godere) fino ad oggi. Uno statuto speciale che le ha consentito svincolamenti negati agli altri stati membri, creando non pochi momenti di attrito tra i vari Paesi.
Elio Sansone – Attivista Movimento 5 Stelle COMO