Vox clamantis in deserto

Voce di colui che grida nel deserto, è una espressione tratta dai Vangeli.
Dicesi di persona i cui consigli rimangono inascoltati.
Una frase che sintetizza il mio stato d’animo dopo qualche giorno dalla pubblicazione del mio ultimo post su questo sito.
Invitavo i visitatori (ma ce ne sono?) a esprimere un commento utilizzando il sito stesso e ad evitare di utilizzare solo ed esclusivamente facebook.
Come il Giovanni Battista dei Vangeli la mia voce si è persa ed è rimasta inascoltata. Per dirla con un’espressione genovese:”Ho stranì contra u’ tron”: cioè evidentemente ho starnutito contro un tuono!
Nella fine dei commenti nei siti e nei blog d’informazione (molti altri non stanno meglio di noi), nella loro sostituzione con like e poco altro sui social network vedo chiaramente l’avvicinarsi della fine di questa esperienza comunicativa che io ritenevo importantissima.
In assenza (o quasi) di attivisti che propongano nuovi articoli, analisi e spunti di riflessione, in assenza di attivisti che li facciano propri commentandoli nel sito stesso ed in questo modo vivificandondolo come spazio di (contro) informazione prezioso e libero da padroni, non comprendo quanto sia ancora utile mantenere attivo questo canale.
Oggi quasi tutti i quotidiani fanno a gara a commentare le elezioni in Trentino e a (fingere di) dimenticarsi del Movimento Cinque Stelle. Come ogni giorno!
Questo lo stato attuale dei grandi media italiani.
Come diceva il vecchio capellone nazareno: “Chi ha orecchie per intendere intenda”.
Attendo vostre risposte su quasto e altri argomenti… se ne avete voglia… E se non ne avete, se ci lascerete soli a parlare in un deserto comunicativo dominato solo da ciò che vogliono i padroni della stampa… allora… boh!?